Così come tanti sassaresi, Sassari City va in vacanza. Non saranno vere proprie ferie, un po’ come tutti. Ma anche riposando non mancheremo di segnalare gli appuntamenti e le iniziative in città. Torneremo con gli editoriali e le vostre rubriche preferite, (ma anche con tante novità), poco prima della Faradda, il 14 agosto, il giorno che Antonello Grimaldi compie gli anni, giusto per fare un po’ di gossip. Quindi, non strappatevi i capelli.

Dove saremo? Dove andremo? Cosa faremo? A parte queste prossime due settimane, in cui tutta la redazione si trasferirà a Porto Cervo a sfondarsi di ostriche e champagne con i soldi delle vostre generose donazioni, resteremo in Ziddai. Proveremo a rilassarci, a respirare, a leggere. Leggeremo la realtà turritana che ci circonda, continueremo a leggere voi e il vostro modo di fare tipico di una città sempre critica e, naturalmente, proveremo a leggere noi stessi. Sono passati sei mesi da quando siamo andati in onda per la prima volta, dapprima era un’ondina che ci ha travolto, ora parrebbe che anche onde formate e robuste non riescano a farci desistere. Sapevamo dal principio che non sarebbe stata facile e che avremmo suscitato curiosità, indignazione e un pizzico di invidia, la forma più sincera di ammirazione.

Sono fondamentalmente TRE le direzioni che stiamo prendendo, la prima è figlia di un libro che andrebbe regalato ad ogni cittadino di questa nazione: THE ITALIANS di Luigi Barzini, tradotto in “ITALIANI, virtù e vizi di un popolo”. Ne abbiamo ereditato, lo sussurriamo con grande modestia, un certo modo di scrutare la realtà che evidenzia più i benefici che i grattacapi di un’iniziativa, il lato bello delle cose che son sempre quei tre fiorellini che spuntano dal gabinetto dipinto a casa di Vanni. E Sassari è la città perfetta sulla quale applicare questa griglia stilistica.

La seconda è la nostra anima polemica, fatta anche di fotografie, che ricordano un provocatore mensile di successo in altri tempi, IL BORGHESE. Ma lo facciamo con una precisa distanza politica, in senso molto ampio. Infatti, pur apprezzandone la tecnica satirica e violentemente ironica, deprechiamo e aborriamo disgustati l’appellare gli omosessuali come INVERTITI e CAPOVOLTI o gli inviti ad acquistare armi per costruire la propria immagine di borghese perfetto. Disgustorama, direbbe il prof. Fontecedro.

Ultima, ma non ultima, questa accusa a volte velata altre esplicita che ci viene mossa e che ci paragona a SassariSera, forse l’ultimo giornale libero apparso su questa terra. Solo orgoglio, e immotivata somiglianza, ma un pizzico di rabbiosa felicità quando qualcuno cita l’indimenticato direttore. Magari, diciamo in redazione, eccitati e confusi.

A chi, nel pieno spirito dell’essere sassaresi autentici, ci ha fatto a pezzi in questi primi mesi, diciamo di continuare su questa strada, considerata la pubblicità gratuita che ci sta facendo e che mai potremo permetterci di pagare.

Ciao Pino…

 

Luca Losito

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