In ricordo di Enrico Porqueddu.

Sappiamo già che a lui questo articolo non sarebbe piaciuto. Non amava le celebrazioni, fa fede il toccante e sentito ricordo che il collega Luca Foddai ha affidato alla Rete proprio ieri.

Ma, come promesso, sono onorato di poter raccontare un piccolo aneddoto che mi lega alla figura del direttore del settimanale IL SASSARESE.

Qualche anno fa, io che vengo definito un accogliaciociò (raccoglitore di rifiuti riciclabili senza valore), tornavo a casa passando per via Roma. Dentro una fioriera vidi quelli che sembravano i resti di una targhetta di quelle comunemente utilizzate per le indicazioni di famiglia sui portoni, ad uso del postino.
Era qualcosa di più.
Era la targa della redazione del Sassarese che qualche vandalo privo di storia aveva strappato e poi gettato via. Raccolsi i pezzi che potevo, ma uno mancava, l’angolo in basso a sinistra. Lo cercai per oltre un’ora quel frammento, dovunque nella zona, nel rettangolo tra via asproni, via Enrico Costa, via Carlo Alberto e via Roma, appunto. Vicino alle caditoie, sotto le auto ma… niente.
Lo portai comunque a casa, lo spolverai e decisi di incorniciarlo, disegnando con i pastelli il pezzo mancante, per evidenza di completezza.
Un giorno incontrai per strada Enrico Porqueddu, gli raccontai la vicenda, gli dissi che volevo regalargli quel pezzo di storia incorniciato, chiedendo in cambio una foto con lui e una stretta di mano.
“E perché dovrei conservare il passato, io che sono già il passato? Tenetevela voi, che siete il futuro!” – mi disse.
E aggiunse: “Te la affido, conservala tu in redazione, quella targhetta. E magari un domani…”
“Potrò cederla ad altri giovani che rappresentano il futuro dell’informazione?” – dissi io in tono ascetico e mistico.
“Lampazzìra!” – disse sorridendo, sagace e dissacrante come al solito.

Quella targa, per ora è ben conservata, così come l’ironia di un uomo speciale.
Ciao Enrico, già ci manchi…

 Luca Losito

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