PREMESSA – Solo pochi giorni fa, in un provocatorio intervento su queste pagine, il profeta Michele Vargiu scriveva che a Sassari il mare non c’è ma bisognerebbe inventarselo—> http://www.sassaricity.it/sassari-da-a-mare/

PRELUDIO – Ieri il destino o chi per lui si è invece inventato una tragedia che poteva avere proporzioni ancor più gravi, stabilendo una volta per tutte che una località balneare in realtà a Sassari ci sarebbe. Platamona Platamona, paradiso dei bagnanti, li pizzinni tutti ganti dizzini: cantu sei bona… – cantava Paolo Galleri anni or sono.

I FATTI – Una parte della mitica rotonda di Platamona, il confine tra i comuni di Sassari e Sorso, ha deciso di cedere su se stessa e crollare su alcuni bagnanti che cercavano di stare all’ombra. Feriti, spavento, sopravvissuti, urla e la macchina dei soccorsi tempestiva. Opinioni, cose non viste, cose (mai) viste, cinema, balle varie etc.

LA STORIA – Per dimostrare che il litorale di Platamona da tempo non fosse in condizioni ottimali non era necessario che la rotonda crollasse, sollecitata dal passaggio e parcheggio di vari mezzi, anche pesanti. Che sia una scossa – povere le vittime sacrificali finite sotto i sassi – per investire realmente e in maniera fattiva sul mare di Sassari?

FACEBOOK – Esasperante e fastidiosa la polemica alimentata dai social, stupidaggini riecheggianti e angeli delle macerie circondati da nuovi nomignoli da pseudo eroi che hanno fatto incazzare di brutto Andrea Foddai. Afo, hai ragione!

POLEMIZZANDO – Lodare chi, tra le macerie, era un migrante che ha prestato soccorso gratuito, è bellissimo. Evidenziarne il colore della pelle e ciò che ha subìto prima di quel giorno è altamente pregiudiziale. Vale doppio l’impegno nei soccorsi di chi è povero, di chi sino ieri ha subito angherie ed è stato maltrattato? Oppure vale come l’impegno di chiunque altro abbia dato una mano? L’esponenza non deve certo essere l’abbronzatura o le preferenze di fede. Dovremmo liberarci di certi pregiudizi e lodare laicamente la santità delle mani che aiutano, qualunque sia il loro colore e qualunque sia la somma di denaro che quotidianamente maneggiano, quelle mani.

INFORMARE – In questo senso il quotidiano La Nuova Sardegna è stata esemplare – niente ironia nelle parole dello scrivente – evidenziando ANCHE l’impegno degli ambulanti presenti sulla spiaggia, senza enfatizzare etnìa, colore della pelle o nazionalità.

STRUMENTALIZZARE -  Pessimo l’intervento dell’ultimo pezzetto della coda del pesce con la faccia di BeppeGrillo, che neanche più si muove e comincia ad imputridirsi, da parte dei rappresentanti pentastellati che ancora scaldano la poltrona a palazzo ducale.

PROVOCATORIAMENTE – Se dopo aver scritto GRAZIE chiudiamo una parentesi, ma l’esponenza è rappresentata dalla gratuita dell’aiuto e la vita pregressa, cosa dovremmo affibbiare al meraviglioso lavoro di Vigili del Fuoco, Operatori di Polizia e di Soccorso? Forse un’esponenza negativa? Del resto per loro è un dovere e percepiscono uno stipendio!

CONDANNA – Evidentemente si troverà il modo di leggere tra le righe di questo testo piccolo capolavoro di satira, dove le uniche cose reali e meritorie di rispetto sono le persone ferite, e si dirà che Sassari City è un giornale razzista. La cosa verrà senz’altro confermata dai nostri amici senegalesi.

Luca Losito

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