Riflessioni a voce alta da Repubblicano incazzato.

Da diverse settimane assisto sgomento, insieme agli elettori del partito dei cittadini, non tutti organici al PD,  ad una guerra per bande. Essa si è sviluppata all’interno del PD  dopo la pubblicazione del documento, firmato da 11 consiglieri su 13, eletti nel corso dell’ultima tornata elettorale. I firmatari hanno costituito di fatto un correntone al quale pare facciano riferimento alcuni capibastone come Gianfranco Ganau, Giacomo Spissu, Salvatore Demontis e Silvio Lai. Con la suddetta mozione i sottoscrittori chiedono perentoriamente al neo eletto Sindaco Nicola Sanna di azzerare la propria Giunta, da lui nominata con decreto sindacale n. 11 dell’11 Giugno 2014.

Pare che il Sindaco, nella ripartizione degli assessorati, non abbia tenuto conto del consistente risultato elettorale degli 11 consiglieri neo eletti.
Secondo il mio parere la vecchia politica finora attuata  nel corso della 1° e 2°  repubblica pare non sia stata ancora accantonata. La “nuova” politica che avanza chiede infatti, a gran voce, che se ne tenga conto, rispolverando di fatto il manuale Cencelli. Questa presa di posizione ha già causato un notevole ritardo sulla gestione amministrativa della città. Molti dei problemi che dovevano essere risolti urgentemente sono stati accantonati e messi in secondo piano. Sono anche del parere che i cittadini sassaresi, in questo particolare momento, stiano assistendo indifferenti agli accadimenti senza alcuna protesta formale. Mi viene in mente, come metafora del momento che stiamo attraversando, il famoso film diretto da Frank Capra “Arsenico e vecchi merletti” in cui due arzille vecchiette portavano a miglior fine i propri congiunti avvelenandoli poco alla volta con un po’ di arsenico nelle pietanze, senza che nessuno sia mai intervenuto per fermare quegli omicidi! In  questa confusa fase della vita politica della nostra città, di lotta fratricida,  mi pare che la tanto invocata Società Civile Sassarese sia completamente assente, pare non esista proprio!  Che fine hanno fatto i rappresentanti delle Associazioni, che fine hanno fatto i rappresentati delle categorie, del mondo imprenditoriale, della cultura, delle arti e delle professioni? Sbaglio oppure non sbaglio se mi permetto di asserire che La Società Civile tanto invocata, tanto presente in passato, sia ora in letargo?

Sulla vita politica del dopo elezioni, gli unici interventi degni di nota, in merito soprattutto alla guerra scatenata sulla nomina degli assessori, sono stati finora, peraltro molto puntuali e misurati, quelli della giornalista Eugenia Tognotti sulla Nuova Sardegna di qualche giorno fa e quello dell’ex senatore del PD, Guido Melis su facebook. Entrambi hanno rivolto l’invito ai contendenti di abbassare i toni della polemica.

Mi spaventa il fatto che la guerra si stia consumando all’interno del PD in cui nel passato la centralità democratica era la regola più importante e le correnti e i personalismi rimanevano dentro il partito. Oggi è evidente che con un segretario provinciale dimissionario (di fatto costretto alle dimissioni), e un segretario regionale incapace di governare i conflitti nelle sezioni, (Alghero docet), ogni personalismo la fa da padrone: chi crede di avere più forza cerca di farla valere.

In questa guerra non si tiene assolutamente conto delle cose che si devono fare, non si tiene conto del buon governo della città, non si tiene conto che da anni si aspetta l’approvazione del PRG, strumento indispensabile per la crescita e l’occupazione. Prima c’era una Giunta Regionale nemica, ora che c’è una Giunta amica, cosa impedisce l’approvazione definitiva del PRG? Ipotizzo che all’Urbanistica non si sia ancora trovato l’accordo sul nome. Non dovrà essere nominato il più capace, non il più efficiente, ma colui che sia il più malleabile possibile nell’interesse esclusivo della casta! Spero che Nicola Sanna non si lasci incantare né spaventare dalle eventuali minacce di chicchessìa. Deve sapere che la città che lo ha votato è pronta a rivotarlo se cambierà verso, se non si lascerà trasportare dalle lottizzazioni tanto care in passato. E’ stato votato da 43.833 elettori di cui solo 19.205  provenienti dal PD! Ha il dovere-diritto di scegliersi la Giunta e gli Assessori di cui ha più fiducia. Non può cedere a nessun ricatto, altrimenti sarebbe un sindaco debole o dimezzato e non riuscirebbe a governare la città. Potrà, invece, in questa fase, promettere che a metà mandato, in base ai risultati conseguiti dalla sua Giunta e in base alla fiducia che gli avranno dimostrato i consiglieri del correntone provvedere ad un rimpasto ridistribuendo le deleghe assessoriali. “La responsabilità – diceva Churchill – è il prezzo della grandezza”.
Ora Nicola Sanna deve dimostrare a tutti noi, ma soprattutto a se stesso, di essere un Grande!

Giuseppe Losito

(PHOTO: Lisa Talu)

 

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