La cucina ha raggiunto, recentemente, livelli eccelsi.
C’è poco da inventare, ormai. Tante sperimentazioni, tanti tentativi che osano dove forse sarebbe meglio fermarsi a osservare. E studiare.
Ma per fortuna la tradizione regge il confronto con le avanguardie.
Così come per il Covid, anche nella ristorazione siamo in fase TRE.
Potrei spiegare questo concetto con la musica.
Mozart è easy listening.
Una volta acquisito l’orecchio alla musica classica, grazie a Mozart, il prossimo passo è probabilmente Beethoven. Il terzo livello, in una naturale progressione di ascolto, analisi e sintesi, è nuovamente e sorprendentemente Mozart, ma con la consapevolezza di Beethoven. L’orecchio gode, finalmente, del sublime.

I ristoranti cinesi andavano molto di moda negli anni 90. Poi è arrivata l’onda nipponica del sushi. Infine, quello che in molti contestano o celebrano, è un fenomeno di massa che abbiamo chiamato, senza la dovuta grazia, ALL YOU CAN EAT.

Per gli integralisti si tratta di una corsa a chi mangia di più, per i puristi un luogo dal quale stare alla larga. Questo tipo di locali ha fatto inevitabilmente calare la qualità delle materie prime, la velocità delle preparazioni, e purtroppo ha fatto fallire tanti ristoranti di successo. Perché raramente la qualità è abbinata alla fama.
Chi ha riempito ha mentito, in sintesi.
Ecco perché, come dice un proverbio caro ai giapponesi, quando l’onda diventa risacca, pochi forti granchietti restano sulla battigia.

A Sassari pochissimi hanno resistito a questa sferzata di novità e delusioni. Parliamo di cucina cinese tradizionale soprattutto, cantonese e mandarina, con qualche elemento fusion. Qualcuno è a galla, vivo, e fortemente ancorato ad una solida roccia.

Se dopo VENTICINQUE anni sei ancora in corsa, e guardi il traguardo come un punto di partenza, allora il NUMERO UNO è ormai una scelta inequivocabile: HONG KONG! Si trova a Sassari, all’Emiciclo Garibaldi. Ed è ormai un’icona del suo genere.
Per capire la bontà del cibo, di questo posto che a suo modo ha colmato una parte importante della ristorazione in città, basta fare una foto e postarla sui social, i commenti saranno tutti sempre entusiasti!

Ci siamo presentati in cinque, abbiamo chiamato per prenotare perché avevamo desiderio di assaggiare una specialità della casa: la famosa e deliziosa ANATRA ALLA PECHINESE, una non facile ricetta tradizionale che prevede fasi di preparazione quali un’attenta marinatura e una continua spennellatura. Questa ricetta necessita queste attenzioni speciali, e noi volevamo anche mettere alla prova tutta la brigata di cucina.
“Prepariamo questo piatto solo su ordinazione, per garantire la qualità e la freschezza della ricetta – ci dice Maria al telefono – se ordinate l’anatra alla pechinese possiamo ricevervi tra due giorni”. Una garanzia, un biglietto da visita eccellente, che abbiamo molto apprezzato.

Ha fatto tutto Federica, ha telefonato, la prenotazione è stata accettata, ed ora eccoci qua. Io cerco di dissimulare il mio ruolo, e forse ci riesco. Tutto fila liscio, Maria è una farfalla tra i tavoli. Presente, mai invadente, sempre sorridente. Gino spadella in cucina, compone, canticchia sottovoce…
La sorpresa arriva a tavola, quando l’anatra è stata divisa in tre parti. Prima la sottile cotenna, dolce e croccante, da accogliere in una sfoglia profumata, verdure freschissime e una salsa dal gusto commovente. Poi la polpa, morbida e umida, in deliziosi bocconcini che si sciolgono in bocca. Infine una gustosa zuppa, cremosa e abbondante, con le parti migliori selezionate apposta per questa specialità. I miei compagni di tavolo non trovano le parole adatte per descrivere questa delizia.
Sorridiamo, chiudiamo gli occhi, siamo felici… semplicemente.

Poco utile a questo punto elencare il meraviglioso doppio menu, che potete sfogliare sul sito https://www.ristorantehongkongsassari.it/, più facile confrontare questa straordinaria ed economica cucina, che fa invidia al mondo.

Senza voler apparire contraddittori, qui la formula ALL YOU CAN EAT esiste, ma è fresca, preparata al momento, e servita al tavolo calda e profumata. Questo non è un self-service, questa è alta ristorazione.

Sazi dell’anatra e degli antipasti, abbiamo comunque voluto provare il lato giapponese di questa cucina, pensavamo di coglierli impreparati.
Niente da fare, l’eccellenza regna anche qui! Sushi, Maki, Nigiri, Gunkan, carpaccio e tonno scottato, Sashimi, Rolls, Zuppe, i gamberi in tempura più leggeri che io abbia mai assaggiato… applausi, solo applausi.

Un consiglio a chi diffida di questa tradizione: abbiamo visitato la cucina, controllato gli ingredienti, ispezionato la cappa e i filtri. Gino ci ha fatto visitare tutto molto tranquillamente. Ora spetta a voi fidarvi di un’eccellenza.

Camilla Loiseau
RISTORANTE HONG KONG OSAKA
Emiciclo G. Garibaldi, 18 - SASSARI
PRENOTAZIONI: 079 238588 – 329 3229513

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